Consorzio Parco Della Peranzana | Torremaggiore
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Torremaggiore

Torremaggiore terra di Puglia ricca di storia

La storia degli scenari dove nasce e cresce la coltivazione di olive più grande e spettacolare d’Italia, sarebbe stata fondata dall’eroe greco Diomede e chiamandola Casteldrione; che divenne ben presto un’importante centro commerciale dove convergevano mercanti provenienti da molti posti lontani e vicini; i più assidui erano i veneti, i fiorentini e i saraceni. Il territorio in questione si chiama Torremaggiore e la sua storia è legata al Monastero Terrae Maioris e al borgo medievale Fiorentino di Puglia,  i ruderi di questo antico luogo si trovano in agro di Torremaggiore nei pressi dell’odierno abitato; il luogo fu per ben cinque secoli il feudo della nobile famiglia de Sangro Principi di San Severo e duchi di Torremaggiore; dei quali uno di essi e precisamente Raimondo de Sangro che  è stato un esoterista, occultista, inventore, anatomista, militare, alchimista, massone, letterato e accademico italiano oltre che estimatore di olio e vino, ma tristemente noto per essere anche un alchimista diabolico dedito a macabri esperimenti. Il Castello dei Duchi di Sangro, comprende una torre normanna e molte stanze, nonostante il passare del tempo il castello è in ottimo stato, e ha mantenuto l’originale aspetto rinascimentale, con quattro torri circolari e due torri quadrate, nella sala del trono è ancor visibile in buono stato un affresco del 17 ° secolo, è  oggi la sede di un museo.

Antica terra e storia secolare

La bonifica e gli insediamenti in quella zona risalgono al 1000 a.C. e si devono ai Romani; l’evoluzione del territorio si è verificato lungo un lasso di tempo importante e ha portato all’eccellenza di oggi, storica e regionale. Una zona altamente produttiva che ha saputo evolvere un’antica tradizione e un culto antico in una fiorente e moderna produzione automatizzata ma senza mai perdere di vista i valori della tradizione e i segreti della lavorazione delle olive pregiate dalle quali si ricava un olio rinomato. L’olio pugliese è tra i più gustosi e ricchi di proprietà organolettiche che fanno bene e sono l’ideale anche nell’alimentazione di bambini ed anziani. Consigliato per diete particolari e per un’alimentazione sana e genuina.

Castel Fiorentino

Castel Fiorentino era un antico borgo medievale detto anche Fiorentino di Puglia, il borgo ha una storia particolare ed importante; i suoi ruderi si trovano nel territorio dell’agro pugliese e della cittadina di Torremaggiore che dista una decina di km dal luogo storico; e precisamente in direzione della strada provinciale San Severo-Castelnuovo della Daunia; questo antico borgo di origini bizantine di frontiera, fu riedificato nel 1018, e fu teatro di vicende di vario tipo legate a personaggi storici di grande rilievo; ed è passato alla storia anche perché vi soggiornò l’imperatore Federico II, che vi morì nel 1250. Guerre e battaglie per il potere e la supremazia sia sociale che religiosa, come era uso a quei tempi, non risparmiarono quel territorio e in seguito alle distruzioni avvenute e ai saccheggi nel 1255 durante le aspre lotte tra il papato e gli svevi, i profughi di Fiorentino unitamente ai sopravvissuti di altri borghi vicini si riunirono in un’unica comunità e fondarono l’odierna cittadina di Torremaggiore, la città infatti prende il nome dalla torre normanna del Castello Ducale. Per cinque secoli, l’intero territorio fu governato come feudo dalla nobile famiglia de Sangro , i principi di San Severo e duchi di Torremaggiore; ma nel 1627 un terrificante terremoto distrusse tutto. Del nobile e antico luogo resta testimonianza in una frase di François Lenormant che scrisse: « A metà strada tra Lucera e San Severo, sono le rovine di Castel Fiorentino, il castello di villeggiatura dove, il 13 dicembre 1250, morì Federico II. Scoraggiato dalle sconfitte subite in Germania e nel nord d’Italia, ma soprattutto dalla notizia della prigionia del figlio Enzo»; e nelle celebrazioni storiche che ogni anno, in agosto, nel centro storico di Fiorentino e Torremaggiore ricordano Federico II, con sfilate in costume e un palio tra le contrade.